UNA PROTESTA ADEGUATA di S. P. |
Avvicinandosi il 24 Gennaio, alcuni
cattolici, invece di darsi una mossa, di serrare le fila e mostrare
compattezza, pensano a dividere mettendo in campo tanti dubbi,
incertezze e critiche chiaramente fuori luogo e non di rado sintomo di
quella vigliaccheria che si maschera di
prudenza.
Nel nostro precedente articolo parlavamo con disapprovazione e disprezzo dei cattolici buonisti, ora non possiamo non ricordare i versi del Berchet nel Giuramento di Pontida: |
Qualcuno pensa che fermare la rappresentazione con la protesta sia impossibile. |
Noi pensiamo che se qualche avvocato o giudice che si dice Cattolico prendesse l'iniziativa di chiamare in giudizio castellucci e company per blasfemia, ai sensi del vigente Codice Penale, la rappresentazione può essere fermata. |
Qualcuno dice: "Concentrare l’attenzione sul rispetto per Nostro Signore? La manifestazione sarà vista come una espressione di quattro poveri reazionari, sarà esecrata e condannata". |
Rispondiamo che noi vogliamo essere
quei poveri e reazionari, che non temiamo di essere considerati
espressione di quattro poveri reazionari: Viva la reazione! che non ci
interessa il numero (perché con noi c'è sicuramente Uno che vale più di
tutti i numeri di questo mondo). Certi giudizi non ci preoccupano, noi non pensiamo ai giudizi, pensiamo solo a fare il nostro dovere di soldati di Cristo: combattiamo e basta! che dicano di noi quel che vogliono. Gesù ci assicura: "Beati voi, quando vi oltraggeranno, e mentendo, diranno di voi ogni male per causa mia; rallegratevi ed esultate, perchè grande è la vostra ricompensa, nei cieli" (Mt 5, 11-12); "Beati, quando gli uomini vi odieranno e vi bandiranno dalla loro compagnia, e vi caricheranno di obbrobrio e ripudieranno come abominevole il vostro nome, per causa del Figliuol dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno e tripudiate, perchè il vostro premio sarà grande nei cieli" (Lc 6, 22-23) |
Qualcuno continua: "Criticare l’arte contemporanea di cui il teatro d’avanguardia è una forma espressiva fra le più decadenti? La protesta non è certo il metodo intellettuale più elevato per esprimere tale critica". |
Qui il qualcuno si sbaglia di grosso, è completamente fuori strada: la nostra protesta non vuole essere una critica d'arte, ma soltanto una difesa dei diritti di Dio e di milioni di cattolici che non vogliono essere offesi nella loro Fede! |
Qualcuno asserisce: "Qui servono proteste autorevoli e documentate [?]". |
Noi invece, pur auspicando e desiderando le proteste autorevoli, non deleghiamo niente a nessuno, non aspettiamo, facciamo la nostra parte, la nostra protesta. Sarebbe bene che finalmente ognuno facesse il proprio dovere, senza se e senza ma. |
Condividiamo molto di quel che Paolo Deotto dice in Riscossa Cristiana, ma con alcune precisazioni ed evidenziazioni:
Mentre taluni pensano a
discutere, ad essere parolai, i cristiani vengono ammazzati, il
nostro Dio offeso e lapidato a colpi di cacca, con la scusa di una
falsa cultura, vuota e inesistente, e di un'arte schifosa, zozzona e
blasfema. Condividiamo infine le considerazioni di Paolo Deotto: Il dott. Colafemmina suggerisce opportunamente che "c’è da provocare: avrebbe il regista osato sostituire il volto di Cristo con quello di Buddha o di Maometto?" In un’altra sua rappresentazione teatrale castellucci afferma: “Lucifero è l’artista ... il male è anche Dio, che è bene e male, tant’è che in alcune tradizioni è Lucifero il primo martire”: questa è pura professione di fede massonica! Queste sono bestemmie! E se per tanto non possiamo mettere castellucci al rogo, possiamo però chiudergli il teatro, negargli il palcoscenico, contestarlo... possiamo esigere che per la sua "arte" di m. e per le sue bestemmie non usino i sovvenzionamenti statali che milioni di cattolici pagano. Il Teatro Franco Parenti riceve infatti finanziamenti pubblici perché fa parte del Sistema Teatrale Milanese e di recente il Comune di Milano ha rifinanziato il sistema con 1.800.000 euro [circa tre miliardi e mezzo delle vecchie lire!]: poveri soldi nostri! Per di più in tempo di crisi! Non è bello buttare i soldi in opere di m., mentre tanti poveri cittadini muoiono di fame. S. P. Nota: castellucci non andrebbe menzionato né scritto, quando non se ne può fare a meno va riportato rigorosamente in minuscolo |
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